L’UNESCO rimuove Abu Mena dalla lista dei siti in pericolo

Abu Mena UNESCO
Abu Mena (ph. Geoff Steven © OUR PLACE The World Heritage) Collection

In un recente incontro a Parigi, il Comitato per il Patrimonio dell’UNESCO ha deciso di rimuovere tre siti africani – in Madagascar, Egitto e Libia – dalla Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. Nello specifico, per l’Egitto si è parlato del sito archeologico di Abu Mena, antico centro di pellegrinaggio cristiano sviluppatosi a sud di Alessandria tra il V e il VII secolo. Questa città fu costruita attorno alla tomba del martire San Mena, morto nel 296, e subito divenne meta di fedeli da tutto il mondo cristiano che riportavano a casa le diffusissime “ampolle di San Mena” (foto in basso).

L'UNESCO rimuove Abu Mena dalla lista dei siti in pericolo - Djed Medu
Ampolla di San Mena dal Museo Orientale del santuario della Madonna dell’Oriente, Tagliacozzo (ph. M. Mancini)

Abu Mena è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1979 grazie ai resti della chiesa, il battistero, le basiliche, i monasteri, gli edifici pubblici, le strade, le case e le botteghe, risultando quindi un complesso di architettura monastica paleocristiana senza pari. Tuttavia, per via della preoccupazione sull’innazamento della falda freatica – causato dai metodi di irrigazione nelle campagne circostanti – e il conseguente crollo di antiche strutture, il sito era stato inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo nel 2001.

Si è deciso quindi di risolvere il problema nel 2021 con un progetto di drenaggio alimentato a energia solare che ha ridotto significativamente i livelli delle falde acquifere e reso più stabili le strutture indebolite. Inoltre, nel 2024, con il supporto del Fondo per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, è stato lanciato un piano di conservazione che ha incluso l’adozione di strategie appropriate e un maggiore coinvolgimento delle comunità locali.

Attualmente, la lista dei Patrimoni dell’umanità UNESCO comprende sette siti egiziani: Abu Mena (1979); l’antica Tebe con la sua necropoli (1979); Il Cairo storica (1979); Menfi e la sua necropoli – la piana delle Piramidi da Giza a Dahshur (1979); i Monumenti Nubiani da Abu Simbel a Philae (1979); il Monastero di Santa Caterina (2002); Wadi al-Hitan, la “Valle delle balene” (2005).

 

Fonte: https://www.unesco.org/en/articles/three-sites-african-continent-removed-list-world-heritage-danger