A Sagalassos (Turchia), scoperto il dio egiziano Tutu

rilievo di tutu
Il rilievo con Tutu (ph. Hale Pak/AA)

A Sagalassos, nella Turchia sud-occidentale, è stato scoperto un rilievo che rappresenta Tutu, enigmatica divinità egiziana simile alla sfinge. Nello specifico, la figura è incisa in un pannello che proviene da un complesso di terme-ginnasio costruito sotto Augusto (27 a.C.-14 d.C.). In realtà, il ritrovamento risale al 2004, quando la lastra in marmo locale di Afyon è stata scavata nel frigidario, ma solo recentemente il rilievo è stato riesaminato dal team di Peter Talloen (Università di Bilkent ad Ankara).

Tutu era una divinità piuttosto rara, venerata in Egitto a partire dal VI sec. a.C. e soprattutto nel periodo greco-romano. Figlio di Neith, era chiamato “Colui che tiene i nemici lontani”, epiteto che chiarisce la sua funzione protettiva. L’unico tempio noto consacrato a Tutu è a Kellis, nell’Oasi di Dakhla, ma sue rappresentazioni si trovano in altri santuari. Il suo strano aspetto ibrido aggiunge, al corpo di leone e alla testa umana, anche ali di uccello e una coda che termina con un serpente. Nella fase più tarda acquisì ulteriori elementi panteistici, come le teste di un coccodrillo e di un leone sulla schiena.

Il pannello scoperto a Segalassos comprende anche altre figure egittizzanti. Attorno a Tutu, infatti, sono ritratti Horus e Sobek, come simbolo dell’autorità regale e del potere protettivo del Nilo, e due personaggi che indossano le corone dell’Alto e Basso Egitto. L’iconografia è sicuramente unica, ma conferma comunque la forte influenza che l’Egitto aveva nei confronti del mondo romano e i contatti economici e culturali tra la Valle del Nilo e l’Anatolia.