A Dra Abu el-Naga, la necropoli più settentrionale di Tebe Ovest, la missione egiziana diretta da Abdelghaffar Wagdy (responsabile delle antichità di Luxor) ha individuato tre tombe rupestri appartenute a importanti funzionari di Nuovo Regno. Nomi e titoli dei proprietari delle sepolture sono stati ricavati dalle iscrizioni alle pareti su cui, nonostante il cattivo stato di conservazione, restano ancora frammenti di pitture dai colori accesi.
La prima tomba è appartenuta a un certo Amenemopet, che, in periodo ramesside (1292-1069 a.C.), esercitava la sua carica nel tempio o nelle tenute di Amon. La struttura è composta da un piccolo piazzale aperto, un ingresso e una sala quadrata che termina con una nicchia. Qui si sono conservate alcune decorazioni parietali con scene di processioni, offerte e di un banchetto funerario, in parte danneggiate dall’apertura del muro per ricavare un’altra stanza, contestualmente a un riutilizzo successivo dell’ipogeo.
Le altre due sepolture, invece, sono più antiche e risalgono alla XVIII dinastia (1550-1292 a.C.). In questo caso, è più difficile arrivare all’identità corretta dei defunti a causa della traduzione dall’arabo del comunicato ufficiale e della mancanza di foto; cercherò quindi di andare a senso. La seconda tomba dovrebbe appartenere a Pakhy, scriba (s’intravede titolo e parte del nome nella foto in alto), Sovrintendente ai granai. Due corti conducono all’ingresso principale, seguito dalla classica sala trasversale, una longitudinale e una cappella incompleta dove si apre il pozzo funerario.
Nell’ultima tomba – una piccola corte con pozzo, seguita dall’ingresso, la sala trasversale e un ambiente longitudinale incompleto – era deposto uno scriba, Sovrintendente al tempio di Amon nelle Oasi e Governatore delle oasi del Nord, chiamato Sa (fra l’altro, nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze è conservata la stele 6381, acquistata da Schiaparelli a Luxor, risalente alla prima metà della XVIII dinastia e menzionante uno scriba di nome Sa).
